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Stai per affrontare le prime pappe? Devi svezzare ora  e non sai da che parte iniziare?
Vieni al nostro
CORSO TEORICO E PRATICO PER AFFRONTARE SERENAMENTE L’INTRODUZIONE DEI CIBI SOLIDI E SVEZZARE IL PUPO CON I CIBI DELLA FAMIGLIA

Il primo corso in Italia, nato ormai 25 anni fa, che ha accompagnato centinaia di famiglie a svezzare con piacere e divertimento per tutti, grandi e piccini, questa importante fase della crescita dei piccoli.

– Quando è il momento migliore per introdurre i cibi solidi?

– Come posso svezzare il mio bambino a seconda della stagione?

– Sarà una cosa così drammatica come mi hanno raccontato?

– Come semplificarmi la vita?

– Devo per forza preparare brodi vegetali e usare pappine e omogeneizzati?

– Come usare i cibi della famiglia e non dover moltiplicare il tempo in cucina?

– Come preparare pietanze che vadano bene sia per figli più piccoli che quelli più grandi?

A tutte queste domande potete trovare risposta in questo corso teorico (e pratico, per i bimbi di 6 mesi o più) sull’introduzione dei cibi solidi.
Inoltre questo corso è utile alle mamme (e papà, zie e nonne…), che:

– stanno per approcciarsi all’introduzione dei cibi solidi e vogliono affrontarla senza ansie o complicazioni inutili
– vogliono dare un’impostazione serena e sana al rapporto col cibo ai loro figli
– hanno già iniziato lo svezzamento senza molto successo e non sanno come affrontare e risolvere i rifiuti del bambino
– hanno iniziato lo svezzamento con brodi e pappe e vorrebbero cambiare strategia
– vogliono saperne di più sullo svezzamento coi cibi della famiglia (anche detto autosvezzamento)
– hanno un bambino anche più grandicello che rifiuta il cibo se non è omogeneizzato o passato

Per i bimbi di 6 mesi se volete che sperimentino praticamente i cibi solidi, vestiteli con un body semplice senza colletti o pizzi, e portate un grande bavaglino e un asciugamano.

Il corso è condotto da Martina Carabetta, IBCLC e autrice del libro Svezzamento Senza Stress, mamma di due ragazzi svezzati senza stress, e conduttrice di corsi sullo svezzamento da 25 anni.

Il corso si ripete circa ogni mese. A luglio ed agosto il corso non si tiene!

 

Prossimo corso:  IN PRESENZA E ECCEZIONALMENTE ANCHE ONLINE il 9 marzo  2023, il successivo sarà ad aprile (data da confermare con almeno 4 iscrizioni)

Orario: h 12.30 – 16.30 pranzo incluso per grandi e piccini  .  (date da confermare a raggiungimento n° minimo iscritti) .   I corsi sono circa uno al mese.

Attenzione: è obbligatorio confermare la presenza e n° adulti entro e non oltre 7-5 giorni prima del corso altrimenti la data può essere cancellata.

 Le date e orari sono suscettibili di variazione e il corso viene attivato con un minimo di 4 adesioni. Dovete prenotare entro una settimana max 5 giorni prima via mail, telefono o FB e chiedere conferma di data e orario. Corsi a numero chiuso.

Ogni corso dura 4 ore, dalle 12.00 o dalle 12.30 alle 16.30 circa (guarda la data confermata che ti interessa)

Costo: 40,00 €  (bambino più un accompagnatore, gli altri accompagnatori sono i benvenuti e pagano solo 15 € come contributo pranzo o merenda) . Per prenotare inviateci una mail con oggetto CORSO SVEZZAMENTO! Hai già frequentato il corso e vuoi tornare? Paghi solo 15 €

Per ricevere info o prenotarti per la prossima data, compila il form qui sotto. Ti contatteremo via mail per darti tutte le info e rispondere alle tue domande.






I corsi sono riservati ai soci. Se non sei ancora socia, contattaci!

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Cosa dicono di questo corso le mamme:

– Sono tornata a casa molto rasserenata! Mi avevano raccontato storie terrificanti di bambini in lacrime e mamme all’inseguimento col cucchiaio colmo, noi non lo faremo! Maria Chiara mamma di Elisa

– Molto interessante, semplice e chiaro, esaustivo.   Elena mamma di Paolo

– Mi è piaciuto molto l’approccio naturale e rispettoso dei segnali del bambino!   Anna mamma di Giacomo

ciuccio ditoIl tuo bambino prende il ciuccio?  O succhia il dito? Ancora poppa al seno spesso?
A un certo punto molte mamme si interrogano se le abitudini di suzione del loro bambino possa creare dei problemi anche futuri, di alterazione nella deglutizione o masticazione, nello sviluppo orofacciale, nella dentizione, o dizione.

E certo se chiedono in giro non trovano certo chiarimenti! Chi dice che è meglio il dito, chi il ciuccio… Cosa sarà vero? O c’è un’età prima della quale è inutile preoccuparsi? E dopo? Cosa fare?

Faremo chiarezza su questo tema di grande preoccupazione per molti genitori e professionisti martedì 22 gennaio dalle 10,00 alle 12,00 all’incontro tematico Ciuccio, dito, seno? Cosa e perché è meglio? Serve disabituare i bambini e quando?

insieme a Chiara Piscitelli,  logopedista da dieci anni e mamma di due bambini e Martina Carabetta, IBCLC e mamma di due ragazzi.

Chiara è Dott.ssa Magistrale in Scienze della Riabilitazione e Trainer LSVT. Si occupa di riabilitazione del linguaggio, della voce e della deglutizione, in particolare come terapista miofunzionale svolge attività di valutazione e trattamento della deglutizione disfunzionale nel bambino.

L’allattamento è la naturale prosecuzione della gravidanza e del parto.
Fisiologicamente, sia la madre che il bambino, dopo la nascita, si aspettano di allattare.
Per il bambino, poppare è un atto istintivo (già in utero deglutisce piccole quantità di liquido amniotico o ciuccia le dita o quello che capita a portata di bocca), mentre per la mamma è un atto appreso. Questo significa che noi donne dovremmo aver imparato ad allattare osservando altre donne farlo, prima di diventare madri. Dato che questo oggi non avviene più, allora spesso alla neomamma serve un sostegno specifico, o ricevere informazioni non più dall’osservazione, ma da altre fonti o con l’aiuto di persone preparate specificatamente.
Raccogliere le informazioni corrette, informarsi su cosa fare per partire col piede giusto, come avere una persona di riferimento alla quale affidarsi in caso di necessità o dubbi, può fare la differenza in molti allattamenti.

Il latte materno è un liquido vivo, che contiene tutto quello che serve al neonato, che nasce con un discreto grado di immaturità a tutti i livelli (paragoniamolo per es. ai vitellini, le caprette, o molti altri mammiferi), e ha bisogno di un sistema che gli permetta di sviluppare al meglio tutte le potenzialità che alla nascita sono ancora immature.
E’ importante sottolineare che quando si parla di allattamento, stiamo parlando di un sistema biologico complesso che è molto di più che “dare cibo”.

Attraverso l’allattamento la madre dà al suo piccolo:
– i nutrienti giusti e perfetti per la sua crescita, nella forma ottimale per essere assimilati e digeriti, senza eccessi né carenze
– enzimi per aiutare ancor più la digestione e l’assorbimento di tali nutrienti
– acqua per dissetarlo quando ha sete
– fattori immunitari per aiutare il suo sistema di difesa ancora immaturo a rispondere adeguatamente e a svilupparsi in modo fisiologico
– fattori di crescita specifici e differenziati per aiutare lo sviluppo di tutti i tessuti dell’organismo (in particolare le mucose e il sistema nervoso)
– ormoni che servono a guidare la sua crescita e il normale sviluppo del suo sistema endocrino e nervoso
– sostanze ‘tranquillanti’
– protezione, per garantire al cucciolo umano, che ha poche capacità di difendersi da solo da qualsiasi pericolo, attraverso la vicinanza costante della mamma
– calore, perché deve mantenere una temperatura costante a circa 36.5°
– interazione continua per stimolare il suo cervello.

Allattare è il modo normale e biologicamente fisiologico, perfetto, e più semplice, comodo e sempre a portata di mano per soddisfare praticamente tutte le necessità di un cucciolo di essere umano. Inoltre non richiede alcuna spesa, non vi costringe a dover uscire per comperarlo, non consuma energia per la sua produzione (tranne la vostra, così che vi aiuta a ritornare al peso-forma), e non rilascia rifiuti nell’ambiente.

Nei primi giorni di vita la mamma produce un latte speciale, il colostro, che aiuta il neonato all’adattamento alla vita extrauterina, e tra le varie cose, lo aiuta a evacuare il meconio e a prevenire o far diminuire più in fretta l’ittero.
Nel caso di parto pretermine, il latte materno cambia composizione per adattarsi ancor meglio alle necessità speciali di un bambino prematuro.

Allattare offre poi una serie enorme di benefici a diversi livelli, benefici che abbiamo appena iniziato a scoprire negli ultimi decenni e che non conosciamo ancora che in minima parte!

Così come la mamma, attraverso il cordone ombelicale, non dà al bambino nel suo grembo solo nutrienti, ma anche difese, input complessi per aiutare il suo sviluppo e contenimento e calore, allo stesso modo fa l’allattamento dopo che il bambino è nato, tanto che per alcuni studiosi questa fase va considerata come un proseguimento della gestazione, fatta fra le braccia della mamma invece che in utero. Quando parliamo di allattamento preferiamo quindi parlare di un complesso e completo sistema biologico e relazionale, e non solo di un modo di dare nutrimento.

Allattare viene definito “individuo-specifico” (oltre che specie-specifico come già spiegato), in quanto si adatta perfettamente alle necessità di ogni singolo bambino quando è esclusivo e a richiesta.

Quali vantaggi per la mamma che allatta

Si parla spesso dei benefici per il bambino allattato, ma non si parla abbastanza dei benefici per la mamma che allatta. Allattando vi fare un enorme regalo per la salute a breve e lungo termine:
– dopo il parto allattare aiuta l’utero a contrarsi e tornare alle sue dimensioni e riduce il rischio di emorragia.
– gli ormoni dell’allattamento rendono la quotidiana attività di cura al bambino meno faticosa.
– allattare e dormire insieme sincronizza le fasi di sonno tra madre e bambino, rendendo i risvegli notturni meno stancanti e più facile per la mamma riprendere sonno dopo un’interruzione.
– allattare smobilita il grasso, in particolare quello sotto il punto vita! Vi aiuta quindi a tornare al vostro peso forma.
– allattare non rovina il nostro seno: il seno “cala” per effetto dell’età, della forza di gravità, delle variazioni di peso e della gravidanza.
– l’allattamento esclusivo rimanda il ritorno del ciclo mestruale, distanziando naturalmente le nascite, facendo risparmiare ferro e regalando una pausa al corpo dagli estrogeni.
– allattare poi riduce il rischio –prima e dopo la menopausa- di:
– cancro al seno
– cancro alle ovaie e all’endometrio
– osteoporosi e frattura del femore
– e provoca un arresto temporaneo della progressione dell’endometriosi.

– spesso le mamme che allattano trovano un miglioramento anche se hanno un seno fibrocistico

– le donne insulino-dipendenti spesso necessitano di una minore quantità di insulina mentre allattano

Vi sono naturalmente anche altri vantaggi ad allattare: non costa nulla, non vi chiede di uscire per fare la spesa, non dovete tenere in casa alcun tipo di scorta di prodotti che possono scadere, o contaminarsi, diventare “cattivi”. Il seno e il latte di mamma sono sempre puliti, pronti e caldi al punto giusto. Non vi si richiede di dosare, scaldare, raffreddare, misurare, lavare e sterilizzare. Non consuma energia extra e non lascia rifiuti da smaltire.

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